Le autorità portuali del porto di Savona si apprestano a cominciare uno studio di fattibilità per sondare la possibilità di rifornire l’approdo di energia elettrica auto-prodotta e fornita da fonti rinnovabili.
La proposta è stata ufficialmente esposta nel corso della convention “Grandi Navi e Tutela Ambientale“, un evento che ha permesso anche di discutere delle realtà portuali a basso impatto ambientale del resto del mondo.
Il Porto di Savona è uno degli approdi italiani più all’avanguardia in tema di ecologia e di riduzione dell’impatto delle attività portuali: ha un sistema continuo di analisi delle acque, volto a rilevare l’eventuale presenza di derivati petroliferi, e ospita un’area di raccolta differenziata organizzata per accogliere diciotto tipologie di rifiuti differenti, compresi i materiali speciali.
Questo progetto di sostenibilità energetica rappresenta una prima assoluta in Italia e andrà a toccare vari aspetti delle attività portuali.
In primo luogo, si vogliono potenziare ed ampliare i sistemi già esistenti per ciò che concerne gli impianti energetici eolici e fotovoltaici. In più, si pensa a sfruttare la tecnologica “cold ironing“, per consentire alle navi che approdano nel porto di spegnere la propria attrezzatura ausiliaria durante le operazioni di rifornimento di energia elettrica ed abbassare notevolmente la percentuale di emissioni inquinanti.
Inoltre, si intende anche installare degli impianti di stoccaggio energetico, il tutto sfruttando non più l’alta tensione ma quella media, un traguardo importante che permetterebbe di abbattere i costi di funzionamento dell’impiantistica.
Ma non si parla solo di energia elettrica: al vaglio degli esperti ci sono anche altri importanti progetti anti-inquinamento, come quello dell’installazione di un sistema che permetta di depurare i gas di scarico delle imbarcazioni a gasolio con l’ausilio dell’acqua di mare.
Le analisi e le valutazioni saranno terminate per la fine dell’anno 2015 e i loro risultati permetteranno di avere un quadro più chiaro della situazione, di confermare la fattibilità di questo ambizioso ed importante progetto all’interno del porto di Savona e di dare dettagli più specifici sui tempi stimati per la realizzazione dell’opera e sui costi che dovranno essere sostenuti.