Un’infinità di parole sono servite per descrivere le incredibili gesta di chi è riuscito ad avere un incontro ravvicinato con il Re dei mari il “Tonno Rosso”. Le nostre esperienze ci hanno condotti a pensare che quando i tonni sono in quantità e soprattutto in frenesia alimentare l’allamata può capitare a chiunque… Non parliamo certo di stazza! Gli over “150” sono sempre più rari ma, se lo spot non è troppo battuto dalla pesca intensiva professionale, il pesce di taglia media farà cantare la frizione del rotante.
Ma, quando i pesci diventano rari, oltre alla dea bendata, in ambito aulietico intervengono alcuni escamotage che ci faranno fare la differenza…Con questo articolo cominciano una serie di approfondimenti sulla pesca al tonno, l’attività amata dal nostro capitan Pastacaldi e praticata da oltre un ventennio, così che tutti possano avere la chance di uno “STRIKE” memorabile… Buona Lettura
La pasturazione

Questa mossa si esegue appena arrivati sullo spot di pesca, con la barca in moto a un basso regime di giri, gettando in mare trito e tocchetti di sarda.

Per coprire maggiori spazi, bisogna alimentare la scia sapida con 3 tipi di pastura: macinato e sarda, sia intera che a tocco. Di recente, per aumentare il potere attirante, abbiamo abbinato al “Tritasardine” la novità del momento, la pompa sardamitc. Questa combo permette di macinare qualsiasi pesce e di rilasciare automaticamente il triturato in acqua, creando una scia odorosa. Oltre a mantenere pulito il contenitore, grazie ad un temporizzatore, viene rilasciato in mare uno speciale cocktail oleoso, composto d’acqua e detriti del macinato, ideale per attirare i pesci sottobordo.





