Giangi Razeto al Blue Design Summit: un artista poliedrico, dalla nautica alla scultura

Il Blue Design Summit è un grande evento dedicato al design, alla progettazione e alla costruzione di tutto ciò che è legato al mondo dell’acqua. Un evento imprescindibile per Razeto e Casareto, azienda specializzata nella progettazione di un’ampia gamma di complementi e accessori personalizzabili per grandi yacht e navi da crociera, che ha partecipato all’edizione 2025 dell’evento, tenutasi lo scorso maggio a La Spezia. Nello specifico, il designer Giangi Razeto è intervenuto al panel conclusivo del Blue Design Summit, dedicato ai prodotti e alle forme d’arte che entrano a far parte dell’esperienza esclusiva del “superyacht way of life”, descrivendo il suo percorso professionale tra design e scultura.

giangi razeto
Una scultura di Giangi Razeto

La sessione, moderata da Chiara Modica Donà dalle Rose, ha visto la partecipazione di alcuni importanti brand, artisti e designer oltre a Razeto. L’architetto Matteo Fraschini ha raccontato l’esperienza dell’allestimento generale di Euroflora 2025 a Genova, un lavoro recentemente selezionato per rappresentare il nostro paese nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia. “Per Euroflora abbiamo immaginato un percorso che aiutasse il visitatore a orientarsi e riuscisse a valorizzare e far riscoprire il rinato waterfront di Levante – ha raccontato Fiaschini – lavorando su un concetto che abbiamo chiamato “Origami”, con strutture che fanno da landmark e che instaurano un dialogo tra terra, mare e cielo”.

Luciano Massari, scultore e direttore di Litix spa, azienda che unisce arte e tecnologia sfruttando la robotica per la lavorazione del marmo e la realizzazione di sculture e altre opere d’arte e di design, ha raccontato la propria esperienza all’Isola di Pasqua e l’ispirazione che lo ha portato a sviluppare una propria poetica dei volumi, legata all’acqua e alla luce; mentre la musicista Elsa Guerci ha raccontato l’ispirazione alla base di “88 Tasti – concerto surrealista intorno a Erik Satie“, uno degli spettacoli di chiusura della tre giorni spezzina.

Infine, Giangi Razeto ha raccontato il percorso che lo ha portato a diventare un affermato designer e creatore di soluzioni innovative per un elemento apparentemente semplice e difficile da innovare, come le maniglie di bordo delle navi. Spiega Giangi Razeto: “Nello specifico ho parlato di come, dopo la laurea con tesi in sociologia sulle club cultures, mi sono trovato a disegnare maniglie per la nautica, coniugando i concetti frutto della mia ricerca sociale: “Patchwork generation” (sulle contaminazioni nel design) e “Tribù di unici fra simili” (sul senso di appartenenza collettiva, seppure reclamando la propria unicità)”.

Ho illustrato il mio approccio funzionale al design – prosegue Giangi Razeto – e mi sono soffermato sula  multifunzionalità del prodotto. Le maniglie, che da sempre assolvono alla sola funzione di aprire le porte, a bordo devono anche rispondere a certi requisiti per evitare che diventino oggetti contundenti, nel caso per esempio di mare mosso che potrebbe far perdere l’equilibrio alle persone”. In questa direzione, Razeto e Casareto ha sviluppato le “Soft Handle”, delle maniglie morbide ed elastiche, che si piegano ma consentono di aprire le porte.

giangi razeto

Ho poi descritto i miei sistemi di trasmissione dati ed energia senza fili, dal telaio alla porta, che consentono di illuminare le maniglie per dare informazioni di carattere di sicurezza in casi di emergenza come blackout, incendi, allarmi generali o abbandono nave”, riferisce Giangi Razeto, rimarcando un’altra peculiarità che contraddistingue Razeto e Casareto nel mercato e ha permesso all’azienda di diventare leader del settore. “Sono infine entrato nel dettaglio del sistema OSSH per porte tagliafuoco: quando queste si chiudono per via di un incendio, le maniglie si illuminano di verde dalla parte del fuoco e di rosso dalla parte opposta, per creare percorsi preferenziali verso le vie di esodo sicure”.

Infine, Giangi Razeto ha concluso il suo intervento parlando delle maniglie Free Go a impugnatura intercambiabile, degli oggetti unici per clienti speciali, che hanno portato il designer ad avvicinarsi alla scultura, rendendolo un artista a tutto tondo. All’interno del teatro che ospitava il Blue Design Summit, infatti, erano esposti anche alcuni lavori installativi di Razeto.

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