Difficile non restare incantati ad ammirare il nuovo Ice 62 Targa . Questa barca a vela, mirabilmente costruita da una Ice Yachts che sposta sempre più in alto l’asticella della qualità, arriva e ridefinisce in un sol colpo sia il concetto del “Blue water cruiser” che quello dell “Easy sailing”.

A bordo comfort è la parola d’ordine. D’altro canto questa imbarcazione nasce con l’obiettivo di poter essere condotta da una sola persona e quindi non stupisce affatto che dalla consolle di comando tutto sia manovrabile direttamente dalla pulsantiera.
Da qui sono possibili virate, regolazioni di fino del fiocco, della randa, del gennaker, del paterazzo, del vang e i vari setting (da impostare a seconda del tipo di navigazione che ci attende).

E ancora, la pinna realizzata in acciaio doppio Weldox ad altissime prestazioni meccaniche, o il sistema lifting idraulico (della ditta Cariboni) a pescaggio variabile 2.30/ 3.90 che permette di ottenere prestazioni da racer in navigazione ed al contempo garantire un agile ingresso in porto.
Insomma nell’ Ice 62 Targa è stato sintetizzato tutto il meglio della produzione di questo cantiere con lo scopo preciso di regalare un’esperienza in mare unica per performance e comodità, unita a quel tocco di classe ed eleganza che rende questa imbarcazione semplicemente splendida.
LA PROVA IN MARE
Siamo in due, l’armatore ed io, ed è soltanto perché già so che è possibile, che non mi stupisco del fatto che una sola persona sia sufficiente per governarla. Eppure è così, e lo è nella maniera più naturale possibile.

Andiamo di bolina, e sto facendo tutto da solo semplicemente azionando i tasti della consolle di fronte a me.
Naturalmente serve prendere un po’ di confidenza per gestire la grande pulsantiera ma, dopo aver memorizzato i comendi, è impagabile potersi muovere con questa semplicità che, peraltro, è anche un importante fattore di sicurezza.

Poi il vento cresce un po’ e, con esso, anche le nostre velocità, quello che non cambia però è il comportamento della barca, sempre prevedibile, mai nervosa. Con un vento vero di 8/10 nodi navighiamo costantemente sopra i 9 con punte di 10 di bolina larga, che barca ragazzi!
Allarghiamo e srolliamo il Code zero, sempre senza muoverci dalla consolle. I 360 mq di superficie si aprono al vento e … ed è come mettere il turbo. La barca parte e, in un attimo, voliamo a più di 13 nodi. La scia a poppa è quella di un motoscafo e, fino a 90/100 gradi si viaggia sempre cosi.
Poggiando ulteriormente si torna a velocità, si fa per dire, più normali, 9/10 nodi anche poggiando parecchio, ma è chiaro, qui servirebbe un A2 per correre veloci. Si lo so che non è una barca da regata, però cavoli, ti fa venir voglia …
SCedo malvolentieri il timone e scendo sottocoperta, non ci sono scricchiolii, c’è solo il vento ed il rumore della prua che fende le onde. Poesia.
COME È FATTO L’ICE 62 TARGA
Scendiamo più nel tecnico cercando di raccontare quelle che sono le sue caratteristiche principali.

Ancora. Doppie pale dei timoni, elica di prua, bow and stern thruster retraibili al fine di garantire la massima semplicità di ormeggio, cosa fondamentale per chi si muove in solitaria, fino ad arrivare al suo motore, uno Yammar da 195 hp con il quale arriviamo a navigare fino a 12 nodi. Niente male direi.
Carbonio è parola d’ordine. Lo troviamo come detto nello scafo, per dare robustezza e sopportare le sollecitazioni del mare (unita però alla vetroresina che ammorbidisce la struttura) e ancora lo troviamo nella coperta, con lo scopo di alleggerire la struttura ed abbassare il baricentro o nel tettuccio, sul quale tra l’altro sono installati un supporto per pannelli solari e il trasto della randa a comando elettrico. E ancora nelle lande, nei timoni, nell’armo e nel bimini, che insieme al maxi dodger creano una perfetta sintesi di come andrebbe sempre ragionato lo studio del ponte di una barca a vela.

A poppa troviamo due sedute dedicate al timoniere con appunto due timoni con struttura in carbonio che consentono di mantenere il controllo sfidando i grossi carichi aerodinamici ai quali la barca è sottoposta in navigazione: tra l’altro sotto le sedute sono presenti un comodo gavone per riporre tutto ciò che serve a portata di mano e una zattera.
È proprio quando sei al timone che ti rendi conto di quanto sia bello. Elegante, raffinato, assolutamente pratico sia in solitaria che con equipaggi numerosi, c’è tutto quello che serve. Larghe panche, comodissimi schienali paramare, e le dimensioni del pozzetto stesso, assolutamente spazioso e quindi vivibile, ma anche splendido alla vista grazie al design Felci Yacht che impreziosisce una linea già di per sé senza paragoni.

È difficile immaginare porre dei limiti a questa imbarcazione sulla quale, in tutto questo, trovano anche spazio per 1040 lt d’acqua e 800 lt di carburante, che se pensiamo ad una lunga navigazione in solitaria o in compagnia risultano fondamentali, così come l’ampio garage, paragonabile a quello di un 70 piedi, dove si può alloggiare un tender da ben 3,1 m. In due parole, fantasticamente oversize.
Veloce, entusiasmante, pratica, bella. Questa barca a vela ha segnato un punto di svolta nella categoria “Blue water cruiser” mettendo in mostra tutta l’italianità di un qualcosa che è sempre sembrato una prerogativa di altri paesi, e che rende Ice Yachts un nuovo riferimento a livello internazionale.



